Lo straniero detenuto tra diritto ed etica Cristiana. Visioni etico-giuridiche all' alba di una nuova era

Un magistrato, che per anni si è occupato dell'ordinamento penitenziario, credente (e Dottore in Teologia Morale), verifica, dati alla mano, il trattamento penitenziario dello straniero in Italia. Ne emerge il dramma dell'uomo, il carcerato e il giudice, l'uno che subisce e l'alt...

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Main Author: Uccella, Fulvio (Author)
Format: Print Book
Language:Undetermined language
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Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Vatikanstadt [publisher not identified] 2016
In:Year: 2016
Series/Journal:Studi Giuridici 119
IxTheo Classification:SB Catholic Church law
Further subjects:B Ethics
B Philosophy of law
B Foreigner
B Legal ethics
B Law
Description
Summary:Un magistrato, che per anni si è occupato dell'ordinamento penitenziario, credente (e Dottore in Teologia Morale), verifica, dati alla mano, il trattamento penitenziario dello straniero in Italia. Ne emerge il dramma dell'uomo, il carcerato e il giudice, l'uno che subisce e l'altro che vorrebbe riversare nelle sue decisioni tutta la forza della fede. Il testo non è solo la presa di coscienza di una realtà carceraria, spesso trascurata ed ancor più spesso incapace operativamente, di rispettare la dignità del detenuto, in specie straniero. È soprattutto un'analisi che connette il diritto con la morale e la morale cristiana, tra gli addetti ai lavori e che vuole connettere, tra quegli addetti ai lavori, la fiducia in uno Stato di diritto e la fiducia in uno Stato non confessionale, ove tutti abbiano diritto di cittadinanza. Queste pagine nascono dall'essere stato testimone, visitando puntualmente come Presidente del Tribunale il carcere di massima sicurezza, del lamento e della implorazione del detenuto, soprattutto straniero, e dall'essersi sentito smarrito a fronte del dolore. L'Autore poteva uscirne frantumato e si è chiesto, come ripeteva spesso papa Benedetto XVI: Dio, dove sei? E il "messaggio del testo" non è un ripiego verso specifici ed escludenti contenuti di morale cristiana, bensì l'attenzione e la conseguente verifica, della coscienza umana del credente e del non credente e die valori della cristianità come fondanti la nostra Europa. Non è tanto una denuncia dell'impotenza giuridico-istituzionale, ma vuole annunciare la Speranza che deriva dall'evento storico anche se misterioso, della Risurrezione. Oltre il fenomeno dell'inarrestabile flusso migratorio, oltre la barbarie che dissemina il cd. Califfato islamico, oltre la chiusura a riccio delle collettività occidentali, l'Autore vede l' alba di una nuova era, che ritrova le sue radici nell'amore del Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e di Gesù Cristo, e insieme traspare nel messaggio normativo contenuto nelle Costituzioni die vari popoli, che fanno della dignità dell'uomo l'assioma di ogni civile accoglienza