OGGETTI LOGICI E OGGETTI SCIENTIFICI: Il suggerimento di Tommaso d’Aquino

Che cosa propriamente apprendiamo dedicandoci alle discipline logiche e scientifiche? Occorre cercare le risposte a domande come le seguenti: siamo spettatori disinteressati? Siamo spettatori coinvolti? Potremmo essere come gli specchietti di un caleidoscopio, che trasformano pochi vetri colorati ru...

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Bibliographic Details
Main Author: Parenti, Sergio 1947- (Author)
Format: Electronic Article
Language:Italian
Check availability: HBZ Gateway
Fernleihe:Fernleihe für die Fachinformationsdienste
Published: Edizioni Studio Domenicano 2012
In: Divus Thomas
Year: 2012, Volume: 115, Issue: 1, Pages: 202-283
Online Access: Volltext (lizenzpflichtig)
Description
Summary:Che cosa propriamente apprendiamo dedicandoci alle discipline logiche e scientifiche? Occorre cercare le risposte a domande come le seguenti: siamo spettatori disinteressati? Siamo spettatori coinvolti? Potremmo essere come gli specchietti di un caleidoscopio, che trasformano pochi vetri colorati ruotati a caso in splendidi disegni ordinati? Oppure siamo i pittori del quadro che ammiriamo, quasi che tutto l’oggetto della nostra contemplazione dipenda da noi? O, infine, siamo scettici disgustati: come uno che scarabocchia schizzi su foglietti di carta mentre ascolta annoiato una relazione, per poi gettarli come inutili alla fine? La risposta dipende dal ruolo della scienza razionale, la logica. Ovviamente la concezione della conoscenza influisce non poco nel dare risposta a queste domande. La posizione, pacata ed equilibrata, di Tommaso d’Aquino sembra offrire qualche suggerimento anche all’uomo di oggi. La soluzione kantiana sembra coincidere parzialmente con quella dell’Aquinate. What do we properly learn devoting ourselves to logic and scientific disciplines? It is necessary to find answers to questions like: are we disinterested spectators? Are we involved spectators? We could be like the mirrors of a kaleidoscope that transforms few colored glasses randomly oriented into wonderful ordered paintings? Or are we the painters of the painting that we admire, likewise the object of our contemplation would depend on us? Or finally are we disgusted sceptics: like somebody who draws sketches on paper leaflets while listening to a boring lecture, to throw them as useless at the end? The answer depends on the role of the rational science, the logics. The conception of knowledge greatly influences how we answer these questions. Saint Thomas quite and well balanced position could offer some suggestions even to the contemporaries. Kant’s solution partially overlaps with that of the Aquinas.
Contains:Enthalten in: Divus Thomas