Merleau-Ponty et la philosophie de l’environnement
La concezione della natura si riduce alla sua idea moderna, dualistica ed etnocentrica? È perché Merleau-Ponty dimostra che si può rifiutare l’idea cartesiana della natura senza sbarazzarsi del concetto, che il suo pensiero ha un impatto ecologico originale. (1) Troviamo, nella Fenomenologia della p...
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Format: | Electronic Article |
Language: | Italian |
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Published: |
Edizioni Studio Domenicano
2020
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In: |
Divus Thomas
Year: 2020, Volume: 123, Issue: 1, Pages: 57-91 |
Online Access: |
Volltext (lizenzpflichtig) |
Summary: | La concezione della natura si riduce alla sua idea moderna, dualistica ed etnocentrica? È perché Merleau-Ponty dimostra che si può rifiutare l’idea cartesiana della natura senza sbarazzarsi del concetto, che il suo pensiero ha un impatto ecologico originale. (1) Troviamo, nella Fenomenologia della percezione, il modello di una relazione interattiva tra i corpi senzienti e il loro ambiente, che consente di riscoprire un’attenzione alla natura ignorata non solo dalle scienze e dalle tecniche occidentali, ma anche dall’etica ambientale oggettivista. (2) Il Cours al Collège de France, sul concetto di natura, mette in luce, negli sviluppi della scienza contemporanea, una concezione risolutamente non dualistica della natura che, lungi dall’opporsi al modello percettivo, converge con esso. (3) Poiché il pensiero non può “vivere in un universo esclusivamente umano e artificiale”, spetta alla filosofia affermare una produttività naturale che la tecnica utilizza senza saperlo. Dalla natura, si potrebbe dire, con Merleau-Ponty, « j’en suis, mais je ne la suis pas ». Should our conception of nature be confused with its modern, dualistic and ethnocentric idea? Because Merleau-Ponty does not think so but shows that one can criticize the cartesian idea of nature without giving up the concept, his philosophy has original ecological implications. (1) In the Phenomenology of Perception, one can find the model of a sensuous interrelation between bodies and their environment, which is the basis of an awareness of nature that western science and technology – but objectivist environmental ethics as well – ignore. (2) In his College de France Lessons on the Concept of Nature, Merleau-Ponty investigates, in contemporary scientific developments, a resolutely non dualistic conception of nature, which, far from opposing the perception model, converges with it. (3) Because our thought cannot inhabit an exclusively human and artificial world, it belongs to philosophy to elucidate a natural productivity which technology uses without knowing it. Of nature, we can say, following Merleau-Ponty, that « we are of nature, but we are not nature ». |
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Contains: | Enthalten in: Divus Thomas
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